ANCONA: LEGACOOP MARCHE, MILLE OCCUPATI IN PIU’ IN CINQUE ANNI

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18 luglio 2011

Aumentata l’occupazione nelle 129 cooperative, produzione in crescita, pari a 439,63 milioni

Nell’assemblea provinciale confronto con la presidente Casagrande e con Badiali sulle opportunità di sviluppo per queste imprese, eletto il nuovo Comitato provinciale

Ancona, 14 luglio  2011 – Rappresentano il 21% delle cooperative attive nella provincia di Ancona, con un valore della produzione in crescita, pari a 439,63 milioni di euro, e 5.308 occupati, mille in più negli ultimi cinque anni. Sono i numeri che descrivono le 129 coop che aderiscono a Legacoop Marche, riunite in assemblea nella sede della Centrale cooperativa ad Ancona, per confrontarsi sulle problematiche legate alla natura di queste imprese, sulle opportunità di sviluppo e per eleggere il nuovo Comitato provinciale. “Le nostre cooperative hanno le capacità e le potenzialità per essere fra gli attori del sistema economico e sociale di questa provincia – ha detto Mauro Angelini, presidente di Legacoop Marche, tracciando un bilancio del suo mandato alla guida del Comitato provinciale di Ancona -, hanno tutte le carte in regola per essere, nei prossimi anni, i coprotagonisti nello sviluppo di questo territorio”. Le cooperative, ha sottolineato Angelini, “sono, infatti, espressione dell’economia sociale. Oggi, più che mai, non conta solo la redditività di un’impresa ma è fondamentale la ‘domanda di mercato’ per uscire dalla crisi economica e, soprattutto, la capacità di mantenere l’occupazione e della tenuta del benessere sociale. Due valori che sono nell’identità delle cooperative e che, in questi anni difficili per tutta l’economia provinciale e marchigiana, hanno permesso loro di conservare i posti di lavoro e, addirittura, d’incrementare il fatturato”. Per il futuro, secondo Angelini, “occorre ripartire dai territori perché l’astrattismo della globalizzazione, in cui non ci sono regole definite, è un grande limite. Occorre, allora, ripartire dalla forza del territorio provinciale, dalle cooperative e dalle imprese che vi operano con l’obiettivo sì di internazionalizzare ma anche di agire in maniera competitiva per attrarre investimenti esteri”. E le coop della provincia dorica, si stanno attrezzando per affrontare questa sfida. “Le 129 cooperative, attive, in maggioranza, nel settore dei servizi, del sociale e della produzione-lavoro - ha detto Simone Cecchettini, responsabile provinciale di Legacoop Marche – hanno incrementato i soci, dal 2007 a oggi, da 63.966 a 93.782 e gli addetti da 4.653 a 5.308. Un segnale che esprime la volontà di queste imprese di credere nella forza del capitale umano, con un rafforzamento della base sociale che rappresenta una risposta sul versante dell’occupazione alle conseguenze della crisi, e che ha prodotto, come risultato, anche l’aumento del valore della produzione, passata da 398,77 milioni del 2007 ai 439,63 milioni del 2009”. L’assemblea, cui ha partecipato anche il direttore di Legacoop Marche, Stefania Serafini, è stata anche l’occasione, per le coop di tutti i settori, per un confronto aperto sulla programmazione economica e sociale con la presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande. Progetti per la cultura e per il turismo, sociale, formazione, tutela e sviluppo dell’agroalimentare, crescita dell’edilizia sono stati i temi al centro del lungo dibattito fra la Casagrande e i presidenti delle coop. “Per noi, la cooperazione rappresenta un modello di sviluppo con cui confrontarci continuamente per la crescita del nostro territorio – ha sottolineato la Casagrande-, con cui abbiamo già realizzato progetti di sviluppo e continueremo a farlo non dimenticando, però, il drammatico taglio delle risorse trasferite dallo Stato, che ammonta oggi al 67 per cento dei fondi”. La Casagrande ha dichiarato la propria disponibilità a un confronto continuo con le cooperative come l’ha fatto anche Fabio Badiali, presidente della Commissione Attività produttive, dell’Assemblea legislativa delle Marche. “La cooperazione sta rappresentando una forma di ammortizzatore sociale – ha detto Badiali –, grazie alle sue caratteristiche, infatti, aumenta il numero d’imprese quando molte delle altre aziende sono costrette a chiudere, con un impatto più che positivo sul territorio. Un’azione che la Regione intende continuare a tutelare e promuovere”. L’assemblea ha poi eletto il nuovo Comitato provinciale composto da Franco Boldreghini della Spes e Paolo Argalia del Consorzio Marche Verdi, due coop con sede a Fabriano (An), Girolamo Badiali della Gommus e Maurizio Finucci della Moderna di Montecarotto (An), Patrizia Barbaresi della Futura di Jesi (An), Claudio Burattini della Omnia, Amedeo Duranti della Cooss Marche, Paolo Galli della Commpa e Maurizio Pesaresi di Coopcasa Marche, imprese di Ancona, Nadia Pedini della Luis di Monterado (An), Marina Marinelli di H Muta e Mauro Carboni di Edra Ambiente di Senigallia (An).




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