CONGRESSO DEGLI AGRICOLTORI EUROPEI: l’ALLEANZA delle COOPERATIVE afferma che nella PAC servono più misure di mercato

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3 ottobre 2012

Le dichiarazioni del Presidente della Cogeca Christian Pees secondo il quale c'è "bisogno di politiche attive per l'aggregazione dell'offerta e per lo sviluppo delle nostre cooperative", trovano "il sostegno unanime della folta delegazione della cooperazione italiana presente al Congresso europeo degli agricoltori per testimoniare il peso del movimento cooperativo agricolo nell'economia rurale europea", informa l'Alleanza delle cooperative agroalimentari in un comunicato. "Ricordiamo - afferma Miriano Corsini a nome dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari - che oggi la cooperazione agricola europea rappresenta oltre il 35% del valore complessivo della produzione agricola del continente: per questo motivo la Commissione, il Parlamento ed il Consiglio non possono prendere decisioni senza ascoltare le nostre richieste". "L'80% dell'attuale bilancio della PAC ­- ha ricordato Corsini - finanzia gli aiuti diretti, ossia i pagamenti annuali agli agricoltori. E solo il 20% è destinata a finanziare misure di mercato, che creano sviluppo poiché sono legate ad una visione volta alla crescita, strettamente connessa ad una programmazione concreta e di durata pluriennale. Queste percentuali con un po' di coraggio - ha suggerito il rappresentante dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari - potrebbero essere ritoccate a favore del mercato". Le organizzazioni cooperative italiane si dichiarano "d'accordo con il Commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos che anche nel suo intervento di oggi - ha rilevato Corsini - ha sostenuto che il bilancio destinato alla PAC non debba essere rivisto al ribasso". Eppure "le misure sulle quali la Commissione dovrebbe dedicare maggiore attenzione e risorse per l'Alleanza delle cooperative agroalimentari sono: lo sviluppo dei programmi operativi delle organizzazioni dei produttori, le misure destinate a finanziare gli strumenti assicurativi o per la stabilizzazione dei redditi, le misure per finanziare investimenti materiali e strutturali delle aziende presenti oggi nei programmi di sviluppo rurale, e infine - ha aggiunto Corsini - quelle destinate al settore vitivinicolo". FONTE: Agra Press


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