Conapi: utile da 227 mila euro; rinnovato il Consiglio di Amministrazione e confermati i vertici della maggiore cooperativa apistica italiana

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17 dicembre 2010

L’assemblea annuale dei soci di Conapi, il consorzio nazionale degli apicoltori - che produce più del 20 per cento del miele italiano e che oggi raggruppa 240 fra cooperative, associazioni e singoli apicoltori di tutta Italia, per una base sociale di oltre mille operatori del settore, dal Piemonte alla Sicilia - ha rinnovato nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione, confermando un consistente gruppo di consiglieri uscenti (Diego Pagani, Giorgio Baracani, Nicola Tieri, Francesco Boccetti, Lucio Cavazzoni, Pierluigi Morara, Michele Barbagallo, Marcello Caruso e Moreno Borghesi) ed eleggendo nuovi consiglieri: Francesco Panella e Giovanni Guido, dal Piemonte, Alessandro Sciarrillo, dalla Campania e Paola Bidin, dalla Toscana.
Giovedì 10 dicembre, durante la prima seduta, il Consiglio d’amministrazione ha confermato, all’unanimità, presidente Diego Pagani e vicepresidente Giorgio Baracani.
Il bilancio approvato dall’assemblea conferma la solidità sia dell’azienda che del comparto, con un fatturato, per l’esercizio luglio 2009 - giugno 2010, in aumento del 4% (11,5 milioni di euro), un utile di 227 mila euro e un patrimonio complessivo della cooperativa stimato in 4,4 milioni di euro. «Il prossimo mandato - afferma Pagani - sarà ancora più impegnativo del precedente: dovremo puntare sulla valorizzazione delle aziende professionali, il cui reddito dipende esclusivamente dalla cooperativa, che sono le colonne portanti della nostra base sociale, mantenendo saldo il rapporto con le aziende più piccole che contribuiscono a fare grande la cooperativa. Un’attenzione particolare sarà poi rivolta ai giovani apicoltori e alle nuove aziende, dando loro gli strumenti per crescere e, così facendo, portare valore a tutta la cooperativa». Conapi è la maggiore cooperativa apistica italiana e una delle più rappresentative in Europa, con apicoltori e produzioni specifiche di ogni parte del paese. “È questa una ricchezza straordinaria, che va tutelata – conclude Pagani – e la sfida per il nuovo Consiglio sarà dunque coniugare queste caratteristiche fondanti con una visione imprenditoriale della Cooperativa, tale da renderla un soggetto capace di rapportarsi con le istituzioni e con i mercati”.




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