Fondo di Solidarietà Nazionale, Maretti: "è una priorità assoluta, non servono polemiche, ma auspichiamo una rapida soluzione da parte del Ministro”

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26 giugno 2009

Sul problema del finanziamento del Fondo di Solidarietà nazionale per la campagna produttiva il 2009 a copertura del sistema assicurativo delle produzioni agricole in caso di calamità naturali, Legacoop Agroalimentare ribadisce l’assoluta priorità di questo capitolo il cui mancato finanziamento produrrebbe un aggravio insostenibile per i produttori del settore. Lo sottolinea Cristian Maretti, responsabile settore ortofrutticolo di Legacoop che, in merito alle polemiche dei giorni scorsi, afferma “non credo che il fondo di solidarietà nazionale sia di destra o di sinistra, o abbia la bandiera verde, gialla o bianca; la discussione sulla possibilità concreta di portare a casa le risorse necessarie per finanziare la campagna produttiva 2008 -2009 deve piuttosto ritornare in un alveo di normale confronto tra chi tiene la cassa, il Ministro dell’Agricoltura, ed il Parlamento nelle sue diverse espressioni, di maggioranza e di opposizione”. “Le imprese del settore, i soci delle cooperative aderenti alla nostra organizzazione – prosegue il responsabile di settore di Legacoop Agroalimentare- hanno, infatti, dovuto comunque assicurare le produzioni, a volte in modo parziale, spendendo molto di più degli anni precedenti e, in considerazione dei magri ricavi attesi nel 2009, un aggravio così forte dei costi equivale ad una forte riduzione di reddito che rischia di mettere in crisi un settore di punta dell’agroalimentare italiano”. “Non serve quindi a nessuno rinfacciare reciproche incapacità- aggiunge Maretti- la questione oggi è mettere questo capitolo come assoluta priorità per il settore, il Ministro lo ha fatto in Consiglio dei Ministri e ne siamo contenti e speriamo ne vengano dei risultati”. “Pertanto- conclude- se alcuni esponenti del settore hanno sottolineato che, visto che siamo a giugno, questo poteva essere fatto prima, e che sarebbe stato opportuno avviare iniziative unitarie di protesta nei confronti del Ministro Tremonti, sostengo che queste posizioni non sono in alcun modo motivate da una volontà di contrasto politico nei confronti del Governo Berlusconi e del Ministro Zaia, ma solo dalla giusta preoccupazione di chi rappresenta le istanze del settore”.




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