Modena: Assemblea delle Cooperative

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15 dicembre 2008

Modena: Assemblea delle Cooperative; nel 2007 il giro d’affari cresce del 5,5%, l’occupazione del 2,3%

 

È stato il settore delle costruzioni e del manifatturiero a trainare la crescita media ( + 5,5%) del giro d’affari della Cooperazione modenese nel 2007.

Alle stesse cooperative di produzione e lavoro e a quelle dei servizi si deve anche l’aumento medio dell’occupazione del + 2,3%: un’occupazione a tempo indeterminato per il 90% dei lavoratori, sempre più al femminile (56%) e coi lavoratori stranieri (rappresentano il 5,1% del totale e per il 70%sono uomini) in crescita nel 2007 del 12,5%.

La crescita continua dei soci (+ 3% sul 2006) è invece dovuta alle cooperative di utenza: Coop Estense e Abitcoop, in primo luogo, la cui convenienza conferma la funzione anticrisi e di difesa del reddito delle cooperative nei mercati dei consumi e della casa.

In crescita numerica anche i soci sovventori (finanziatori) e quelli prestatori (+ 7,6%), anche se l’importo complessivo del prestito sociale è in diminuzione.

A questi trend di sviluppo reale, confermati anche dai preconsuntivi 2008, sta facendo però ombra la lenta diminuzione della redditività aziendale e del numero delle cooperative (oggi 161, dalle 179 del 2005), perché il saldo tra integrazioni e concentrazioni d’impresa (nell’agroalimentare, ad esempio) e nascita di nuove cooperative (nei servizi) rimane negativo.

Insomma, il modello cooperativo,mantenendo utili e capitali dentro all’impresa e investendoli

in formazione e innovazione, ha retto e sta reggendo anche la stagnazione dell’anno in corso.

Il calo dei consumi e dei mercati previsto per il 2009, però, renderà difficile anche alle cooperative più solide ( il patrimonio indivisibile e intergenerazionale è salito nel 2007 a 1.921 milioni, di cui 492 di capitale sociale) non risentire della crisi: una crisi che verrà affrontata con tutte le risorse cooperative per non scaricarne gli effetti sui soci, i consumatori e le 22.300 persone direttamente occupate. E senza cedere sul fronte della qualità e della sicurezza delle produzioni, dei servizi e del lavoro… messaggio confermato alle Istituzioni e a quella sana imprenditoria con cui si può garantire ancora insieme lo sviluppo qualitativo e i livelli di civiltà del territorio modenese.

Queste alcuni dei tanti spunti del Rapporto di Responsabilità Sociale che Legacoop Modena ha presentato martedì 9 dicembre ad un pubblico attento presso il Baluardo della Cittadella di Modena e che è già consultabile sul sito www.modena.legacoop.it, alla voce “Documenti, Bilanci Sociali”.

Altre indicazioni dai due temi monografici che sono stati sviluppati durante i lavori: giovani e cooperazione modenese e prevenzione-sicurezza sul lavoro nelle cooperative. Nonostante le massicce politiche formative ( 3 milioni investiti ogni anno) e l’aumento della scolarità e professionalità degli occupati (il 49% ha un diploma e il 9,6% una laurea; il 59% dei laureati sono donne), cresce l’età media di chi ricopre ruoli di responsabilità: il presidente cooperativo “medio”è passato dai 51 anni del 2005 ai 54 di oggi; il vicepresente dai 49 anni del 2005 ai 50 e così via per gli amministratori delegati e direttori che oggi superano i 55 anni. E i due terzi dei componenti i consigli di amministrazione hanno più di 46 anni.

Anche se la presenza femminile è in leggera crescita tra i quadri e i dirigenti,“nei fatti – commenta Luigi Manfredi, che ha curato e redatto il Rapporto Sociale 2007 – il ricambio intergenerazionale e i percorsi di carriera sono più lenti di quanto auspicato dai giovani under 42 delle cooperative”. Insomma, le “pantere grigie”, quelle che hanno fatto crescere le cooperative più delle altre imprese, neanche nel modenese mostrano una gran volontà di “mollare”...

Anche l’indagine compiuta sugli infortuni sul lavoro nelle cooperative non ha confermato tutta la “diversità” che Legacoop si aspettava. Forti gli investimenti nella prevenzione e nella formazione per la sicurezza. Però, se l’indice medio di gravità rilevato nelle cooperative è veramente basso, quelli di frequenza e di incidenza superano di un po’ le medie degli infortuni rilevate da Istituti locali e nazionali. Le spiegazioni “rassicuranti” possono esserci,ma il problema della sicurezza sui posti di lavoro necessita anche in “casa Legacoop” di un ulteriore impegno. Da qui anche una Tavola rotonda per discutere di “cultura della sicurezza” da angolature diverse :magistratura, istituzioni, politica, mezzi di informazione e imprese.

Il Programma dell’Assemblea delle Cooperative di martedì 9 dicembre ha preso avvio alle 15,00 con l’apertura “istituzionale” dei lavori e l’elezione del nuovo presidente del Collegio dei garanti, nella persona di Nillo Francia. Poi l’intervento di Roberto Vezzelli, Presidente di Legacoop Modena, sugli sviluppi della crisi economica (“ le misure del Governo appaiono frammentate e insufficienti.”) e sulle prospettive della Cooperazione modenese.

A seguire:

Presentazione del Rapporto Sociale 2007 a cura di Luigi Manfredi, Ufficio Studi di Legacoop Modena

Presentazione della monografia dal titolo “I giovani e la Cooperazione modenese” a cura di Morena Bedogni, Responsabile Controllo di gestione della Cooperativa Gulliver.

Presentazione della monografia dal titolo “Infortuni sul lavoro e sicurezza” a cura di Gianluca Verasani, Responsabile Cooperative Industriali di Legacoop Modena.

Sono seguite due Comunicazioni su: “Progetto Redazione Casa Cielo”, a cura di Daniela Grenzi, Psicologa Cooperativa Sociale Lunenuove e “Progetto Sicurezza sul lavoro per tutti” a cura di Alessia Bellino, Coordinatrice video “People”,Cooperativa Sociale Integra.

Alle ore 17,00 Tavola Rotonda su “Sicurezza e Legalità del Lavoro: un investimento per la vita”.

Intervenuti: Guido Besutti, Coordinatore della Medicina del Lavoro AUSL di Modena; On. Antonio Boccuzzi, Componente XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Carla Ponterio, Magistrato Tribunale di Modena – Sezione Lavoro; Carlo Zini, Presidente Nazionale di ANCPL (Associazione Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro). Coordinatore della Tavola rotonda Massimo Mascini, Direttore Diario del Lavoro e giornalista de Il Sole-24 Ore.




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