Riforma PAC, Gardini, “Il parere della Corte dei conti dimostra urgenza cambiamento di rotta”

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19 aprile 2012

“La pubblicazione del parere della Corte dei conti sulla proposta di riforma della PAC dimostra ancora una volta l’urgenza di un cambiamento di  rotta”, così il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini commenta, anche a nome di  Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, il parere 1/2012 della Corte dei conti che sottolinea come le proposte di regolamento della PAC non soddisfino le richieste di semplificazione burocratica e di miglioramento dell’efficienza dei sostegni comunitari. “La Cooperazione italiana denuncia da tempo – prosegue Gardini - la mancanza di coraggio di queste proposte che sembrano porsi il solo obiettivo di ridistribuire le risorse finanziare tra i paesi, senza porre le basi per una politica agricola del futuro che sia in grado di affrontare le vere sfide globali della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari e del riequilibrio del potere contrattuale all’interno delle filiere. Una PAC che ancora una volta è incentrata sui pagamenti diretti e non propone nulla di concreto sul lato del mercato”. “È per questo che – continua Gardini – assieme alle maggiori organizzazioni cooperative di Francia e Spagna stiamo lavorando per promuovere una serie di emendamenti ai testi di Regolamento dell’Ocm unica e dello sviluppo rurale. Presenteremo questi emendamenti ai relatori della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo spiegando la necessità di avere finanziamenti adeguati sulle di misure di aggregazione dell’offerta e sugli strumenti di  gestione del rischio”.  “Siamo consapevoli del fatto che il regime dei pagamenti diretti sia un elemento imprescindibile per le nostre aziende – conclude il presidente di Fedagri – ma siamo altrettanto consapevoli che se non vogliamo condannare lentamente la PAC ad essere bollata come politica assistenzialista e destinata all’estinzione, è necessario fare un sforzo per porre oggi almeno le basi per una politica che ci accompagni anche dopo il 2020, una politica fatta di sostegni agli investimenti, ai progetti, all’aggregazione e che fornisca gli strumenti necessari a stabilizzare i redditi degli agricoltori”. FONTE: Ufficio Stampa Fedagri - Confcooperative


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