Unione Europea: De Castro, su pacchetto latte c'e' accordo politico programmazione produttiva, contratti, O.P. e interprofessione

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7 dicembre 2011

 "Con l'accordo politico di questa mattina (6 dicembre), la filiera lattiero-casearia avrà finalmente un sistema di regole riorganizzato e coerente con lo scenario attuale". Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, dopo la "fumata bianca" del trilogo (Parlamento, Consiglio e Commissione) sul "pacchetto latte". "Adesso - spiega De Castro - bisognerà attendere i passaggi formali in Consiglio e in Commissione agricoltura, prima della definitiva approvazione in plenaria, prevista per il prossimo mese di febbraio. L'accordo di oggi, è la dimostrazione che la codecisione, se applicata con impegno e responsabilità, può determinare importanti risultati. Adesso, forti di questa esperienza, possiamo guardare anche alla riforma della Pac, con maggiore ottimismo". "Si chiude un percorso che è - sottolinea De Castro -  il coronamento di un successo istituzionale e dell'efficacia delle nuove regole introdotte dal Trattato di Lisbona. Grazie alla codecisione, siamo riusciti in pochi mesi a "ribaltare" le proposte consegnateci dalla Commissione. Abbiamo introdotto in Parlamento una serie di novità importantissime che condizioneranno in positivo il futuro del settore. Prima fra tutte, la possibilità, nel rispetto delle regole della libera concorrenza, di programmare e gestire i volumi produttivi dei  prodotti caseari di qualita' certificata. uno strumento storico, che rappresenta una straordinaria opportunità soprattutto per il nostro Paese, che fa della qualità una delle principali leve competitive e che, in una fase di profonda incertezza dei mercati, assume un rilievo ancor più strategico. Il nuovo regolamento, così come previsto per il settore ortofrutticolo, apre anche alle organizzazioni di produttori e al riconoscimento dell'interprofessione con l'inclusione, in quest'ultimo caso, e sempre grazie ad un emendamento del Parlamento, dei rappresentanti della distribuzione organizzata. Ma il dispositivo guarda anche all'economia contrattuale. In tale ambito, sono definiti contratti tra agricoltori e trasformatori comprensivi di tutti gli elementi necessari a garantire maggiori certezze al settore e con la possibilità, per gli Stati membri e previo accordo con la filiera, di definire una durata minima semestrale. La natura dei contratti, così come modificata in Parlamento, favorisce la stabilizzazione dei prezzi e rivede, tra l'altro, le percentuali del volume del latte coperto da negoziazione portandole, in deroga, ad un massimo del 45% del totale nazionale per gli Stati che non eccedono la produzione di 500 mila tonnellate. Sempre nelle nuove regole contrattuali, i prezzi dovranno essere statici ma anche calcolati combinando vari fattori, inclusi indicatori che possono avere ripercussioni sui cambiamenti delle condizioni di mercato".


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