Lettera di Bolognini a Luppi su incontro a Bruxelles

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5 luglio 2010

Di seguito il testo di una lettera di Teodoro Bolognini, Responsabile settore Silvicoltura di Legacoop Agroalimentare, al Presidente Luppi. 

 

Ancona 2 Luglio 2010  

OGGETTO: Incontro Centrali Cooperative - Commissioni Parlamento Europeo su PAC post 2013 - Bruxelles 30 Giugno 2010.

Caro Presidente,

per noi del comparto Silvicoltura che abbiamo deciso di “piantare alberi senza aspettarci di godere un giorno della loro ombra”, la giornata di Bruxelles è stata importante. Ti ringrazio, quindi, dell’ opportunità che mi hai offerto di far parte della delegazione, di varcare per la prima volta la soglia del palazzo delle Istituzioni comunitarie e di poter esprimere il punto di vista della cooperazione forestale italiana sulla Pac del post 2013.

Un ragionamento che ci accompagna almeno da una ventina d’anni, l’idea che il nostro posto non può che essere dentro l’agricoltura (vedi l’art. 8 del 227/01), ci hanno consentito di accumulare un buon bagaglio di ragioni che argomentano adeguatamente l’esigenza che la PAC non può non occuparsi di “produrre” ambiente, anche come condizione per consentire di continuare a produrre alimenti.

“Produrre” biodiversità, assetti idrogeologici, contenimento e adattamento ai cambiamenti climatici, paesaggio agrario e forestale (salvando così la matrice ambientale, sociale e storico-culturale dell’Europa), cioè il Pacchetto “Beni Pubblici” costituisce una forte ragione per chiedere al contribuente europeo continuità del sostegno, rafforzando così anche le esigenze dell’asse Competitività.

Consentimi un’ ulteriore riflessione a commento delle proposte presentate: ormai gli osservatori più illuminati sostengono a ragione che il Pianeta si salverà solo se l’Occidente sarà capace di fare un passo indietro rispetto ad uno sviluppo che ha forzato e, in tanti casi, ormai rotto gli equilibri naturali producendo effetti devastanti che sono sotto gli occhi di tutti.

La bontà delle proposte risiede proprio in questo, nel porci seriamente l’obiettivo di produrre Beni Pubblici per curare le ferite inferte al territorio, per contenere la pressione sulle risorse naturali, per avviare, in sintesi, una prospettiva di sviluppo sostenibile dove l’economia e l’occupazione si sviluppano insieme e nel rispetto degli equilibri naturali.

E’ il famoso “passo indietro” o, se si preferisce, quel “supplemento d’anima” imposto all’Occidente, necessario per pensare di compierne altri in avanti a vantaggio delle generazioni future.

Trovo questa filosofia dentro le proposte delle Centrali che, in quanto tali, giudico adeguate alle sfide in essere e che motivano l’impegno crescente che il sistema cooperativo deve mettere in questo pur difficile negoziato fra interessi spesso divergenti.

Rimanendo all’oggi, mi sembrano queste delle buone motivazioni per esprimerti apprezzamento per il lodevole lavoro fatto e che giustificano la soddisfazione mia e, sono convinto, degli amici che mi leggono per conoscenza.

Con i saluti più cordiali.

Il Responsabile Settore Silvicoltura

Teodoro Bolognini




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