Lazio: da Cooperativa Florovivaistica e Assiverde, una tecnica innovativa per salvare le palme infestate

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11 novembre 2010

Si chiama Rhynchophorus ferrugineus, noto come “punteruolo rosso”. E’ un parassita, di origine asiatica, che sta minacciando le più diffuse palme ornamentali del Mediterraneo. Un coleottero che si annida nel tronco delle palme, dove depone centinaia di uova che, nel giro di tre giorni, liberano le larve che si cibano della pianta che, in poche settimane, avvizzisce e muore.
La situazione è particolarmente grave nel Lazio e soprattutto a Roma. Nella capitale su un totale di seimila piante, già circa 1.300 sono state abbattute.
Molte le tecniche sperimentate finora con scarso successo per un intervento delicato per il quale è sconsigliato l’uso di sostanze chimiche a causa della collocazione delle piante in parchi e ed aree urbane densamente popolate. E’ per questo che si presenta di particolare interesse la tecnologia ecocompatibile proposta dalla Cooperativa Florovivaistica del Lazio con Assiverde srl che, il 4 novembre prossimo – dalle 9,30 alle 13 - nel parco di Villa Pamphili, a Roma, in collaborazione con il Comune di Roma, effettueranno una dimostrazione della Ecopalm Ring una macchina che irraggia microonde ad altissima frequenza verso il centro della pianta distruggendo l’insetto senza l’uso dei fitofarmaci e senza danni per la salute.
L’iniziativa è promossa dal Servizio Giardini del Comune di Roma, con l’obbiettivo di curare le piante ancora in vegetazione e di disinfestare gli esemplari ormai compromessi e quindi destinati all’abbattimento, così da poterli smaltire come rifiuti organici non più pericolosi per il propagarsi della malattia.




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