Pesca - Alleanza Cooperative, bene decisione Italia di impugnare regolamento Ue sui controlli

Pesca e acquacoltura

"Ora si acceleri sulle misure di sviluppo e rilancio per il comparto"

Roma, 16 febbraio 2024  - Dall'Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura, che ha partecipato oggi al tavolo di confronto con il ministro Lollobrigida, arriva un forte apprezzamento per la decisione dell'Italia di ricorrere alla Corte di Giustizia Ue sul regolamento europeo sui controlli. "Sono state ascoltate le nostre richieste di rivedere profondamente norme impossibili da rispettare per il tipo di pesca che si pratica nei nostri mari. Un cambio di marcia in Europa che passa dai tre no dell'Italia per tutelare la pesca italiana da un groviglio normativo comunitario che rende sempre più complicato, per le imprese e gli addetti, lavorare. Ringraziamo il ministro per essersi opposto, anche come voce fuori dal coro dei colleghi europei, al piano di azione, al regolamento controlli e alle possibilità di pesca per il 2024". Va nella giusta direzione anche riconoscere ai pescatori alcuni strumenti disponibili per gli agricoltori così da intervenire in maniera incisiva come nel caso delle calamità naturali, una su tutte il granchio blu. Occorre proseguire su questa strada, ampliando e accelerando gli interventi a favore del comparto come l'estensione anche alla pesca marittima del regime speciale Iva agricola e il rifinanziamento del credito di imposta. Ma anche interventi per rinnovare la flotta da pesca e velocizzare le pratiche per l'arresto definitivo delle imbarcazioni più vecchie", afferma l'Alleanza. L'età media dei pescherecci italiani - sottolinea la cooperazione - e' di 31 anni, troppi. La flotta si e' ridotta di oltre -20% nell'ultimo decennio, mentre i giorni di pesca fanno registrare un -30%. Diminuisce anche il numero dei pescatori -16% e si stenta a trovare nuovi lavoratori, soprattutto giovani. Sono dati allarmanti che richiedono un cambio di rotta con interventi di sviluppo e rilancio per evitare che "nel 2030 oltre 9 prodotti ittici su 10 consumati sulle nostre tavole siano di importazione per mancanza di imprese e di lavoratori della pesca", conclude l'Alleanza.

 




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