Pesca: con norme Ue taglia giorni in mare, -20% fatturato. A rischio 8 imprese su 10
Pesca e acquacoltura
Pesca: con norme Ue taglia giorni in
mare, -20% fatturato. A rischio 8 imprese su 10
L'Allarme lanciato nel corso
del webinar organizzato dall'Alleanza delle Cooperative
(Roma,
16 marzo 2021)Con le nuove norme europee che tagliano le giornate di pesca, le
imprese del settore stanno registrando un -20% di fatturato. "Siamo vicini ad
un punto di non ritorno, se ci dovessero essere ulteriori contrazioni nei
ricavi, otto imprese su dieci rischiano la chiusura". È l'allarme lanciato nel
corso del webinare organizzato oggi dall'Alleanza delle Cooperative pesca per
fare il punto, con operatori, esperti e il dg Mipaaf Riccardo Rigillo, su
"Possibili modelli di gestione della pesca delle risorse demersali nei mari
italiani: sostenibilità e governance". "Negli anni la pesca ha dovuto subire
una progressiva riduzione dello sforzo di pesca, in particolare per le risorse
demersali ed i piccoli pelagici. Il Regolamento Ue per il Mediterraneo
Occidentale, approvato nel 2019, e prima ancora il Reg. 1380, hanno introdotto
nuovi modelli di gestione che impongono l'obbiettivo del cosiddetto massimo rendimento
sostenibile, attraverso progressive riduzioni dei giorni di pesca e della
capacità delle flotte. E nei prossimi anni sono previste ulteriori limitazioni.
Occorre cambiare rotta, partendo da dati scientifici aggiornati e attendibili",
sottolinea l'Alleanza. E proprio un nodo cruciale, secondo la cooperazione, e'
quello dello stato delle risorse. "L'Europa investe 500milardi di euro per le
politiche ambientali, ma l'Italia destina solo 16milioni di euro per studiare i mari. Occorre una
fotografia aggiornata sugli ecosistemi marini per attuare politiche di gestione
mirate e sostenibili da un punto di vista ambientale, economico e sociale. Attendiamo
con impazienza un confronto con il nuovo governo, ministro su questi temi
sempre più urgenti", conclude l'Alleanza.