Coronavirus: Alleanza Cooperative pesca, flessibilità è la chiave di volta per aiutare pesca europea
Pesca e acquacoltura
Comunicato stampa
Coronavirus: Alleanza Cooperative pesca, flessibilità e' la chiave
di volta per aiutare pesca europea
Bene compromesso tra Consiglio e Parlamento per modificare Feamp e
Ocm. Commissione Ue accolga testo e lo migliori. Occorre tuttavia maggiore
attenzione per la piccola pesca
Roma, 15 aprile 2020 "ll compromesso che si
sta costruendo in queste ore, tra Consiglio e Parlamento europeo, va nella
giusta direzione. La flessibilità e' la chiave di volta per aiutare la pesca e
l'acquacoltura europee fortemente danneggiate dall'emergenza legata al
coronavirus. Ci auguriamo che il testo venga accolto dalla Commissione europea
in modo da migliorare ulteriormente la proposta sul tavolo. Occorre tuttavia
ancora maggiore attenzione per recuperare anche la piccola pesca che rischia di
rimanere esclusa dalle misure di sostegno, in particolare dal fermo temporaneo
d'emergenza". Così l'Alleanza Cooperative pesca commenta la proposta
comunitaria che mira a emendare il Fondo europeo per il settore (Feamp) e la
regolamentazione relativa all'organizzazione comune dei mercati (Ocm). Tra le
novità proposte, apprezzate dalla cooperazione, c'e' l'abbattimento del paletto
legato alle giornate di pesca necessarie per poter richiedere il fermo
temporaneo volontario, concesso in questo contesto emergenziale. Le
imbarcazioni di nuova costruzione, con meno di due anni di vita, non verranno escluse
perche' non dovranno dimostrare di aver lavorato centoventi giorni negli ultimi
due anni, come previsto nella proposta iniziale. Il tetto delle giornate
di pesca potrebbe, invece, essere calcolato in modo proporzionale. "Un
passaggio fondamentale – spiega l'Alleanza- visto che di 12 mila pescherecci
registrati in Italia, meno dell'1% ogni anno viene sostituito con uno nuovo.
Siamo tra le flotte più vecchie in Europa, escludere dagli aiuti chi investe di
tasca propria cifre importanti non era la scelta più giusta. Ci auguriamo che
questa stessa flessibilità venga recuperata anche per la piccola pesca,
indipendentemente dal fatto che si tratti di scafi nuovi; e' un segmento che
rappresenta più del 50% della categoria, una realtà che pratica una pesca spesso
stagionale e fortemente influenzata dagli eventi meteorologici e per la quale
diventa difficile raggiungere il limite dei centoventi giorni". Ad essere
apprezzati gli indennizzi per gli acquacoltori e l'aver incluso anche i
pescatori che non utilizzano la barca tra le categorie che potranno beneficiare
delle risorse destinate al fermo volontario legato all'emergenza sanitaria in
atto.