TONNO ROSSO: non risolto il problema della pesca accidentale che coinvolge gran parte delle imprese di pesca .
Pesca e acquacolturaNon c'è stata purtroppo l'auspicata inversione di tendenza nell'assegnazione delle quote aggiuntive di Tonno rosso nel decreto firmato ieri dal Sottosegretario Franco Manzato per la campagna di pesca del tonno rosso 2019.
Le imprese di pesca e in particolare
quelle della piccola pesca, che accidentalmente pescano il tonno rosso, da anni
chiedono il riconoscimento di una quota adeguata. La disponibilità per il 2019
di una quota aggiuntiva attribuita all'Italia pari a 414,23 tonnellate era
l'occasione per sanare una situazione che penalizza gran parte delle imprese di
pesca italiane. Oggi pertanto su una quota complessiva per l'Italia che
raggiunge le 4308,36 tonnellate alla pesca accidentale vengono assegnate solo
200 tonnellate (4,6%), che si esauriranno, come sempre, in poche settimane.
Riteniamo che non sia data una risposta conforme a quanto prevede l'articolo 43 del Regolamento (UE) 2017/2107: "…in sede di assegnazione delle possibilità di pesca per gli stock di tonno rosso e pesce spada a loro disposizione, gli Stati membri utilizzano criteri trasparenti e oggettivi, anche di tipo ambientale, sociale ed economico, e si adoperano inoltre per ripartire equamente i contingenti nazionali tra i vari segmenti di flotta tenendo particolarmente conto della pesca tradizionale e artigianale…."
LEGACOOP Agroalimentare non può che raccogliere e dare voce al malcontento di gran parte delle imprese di pesca e in particolare di quelle alla piccola pesca, che nei prossimi mesi in conseguenza del rapido esaurimento della risicata quota accidentale, si troveranno ancora una volta nella condizione di non poter sbarcare e commercializzare il tonno rosso accidentalmente pescato e quindi a dover rinunciare a un importante integrazione di quei redditi oggi fortemente penalizzati dalle misure di contenimento dello sforzo di pesca.
Esprimiamo invece apprezzamento per l'incremento al 20% per le catture accessorie delle imbarcazioni non in possesso di quote tonno e per l'introduzione della nuova definizione di "piccola pesca costiera" secondo quanto previsto dalla Raccomandazione ICAAT dello scorso anno per la quale sono in ogni caso necessari dei chiarimenti.