Commissione UE: Potocnik, serve un intervento più incisivo contro il degrado del suolo

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14 febbraio 2012

Il degrado del suolo è un fenomeno preoccupante nell'Unione Europea. Tra il 1990 e il 2006 almeno 275 ettari di suolo al giorno sono andati persi definitivamente a causa dell'impermeabilizzazione del suolo (la copertura dei terreni fertili con materiale impermeabile) pari a 1000 km²/anno, o un'area equivalente alla superficie di Cipro ogni dieci anni". A rilevarlo sono due nuove relazioni presentate dall'Esecutivo sugli aspetti politici e scientifici del suolo europeo. "Si stima che l'erosione del suolo causata dall'acqua - nota la Commissione europea - interessi 1,3 milioni di chilometri quadrati in Europa, una superficie equivalente a 2,5 volte la Francia. Il degrado del suolo incide sulla nostra capacità di produrre cibo, prevenire la siccità e le inondazioni, arrestare la perdita di biodiversità e far fronte ai cambiamenti climatici. "Queste relazioni - ha dichiarato il Commissario responsabile per l'ambiente, Janez Potočnik - evidenziano quanto sia importante preservare i suoli europei per salvaguardare l'approvvigionamento di prodotti alimentari di qualità, di acque sotterranee pulite e di luoghi di svago salubri, assicurando nello stesso tempo una riduzione delle emissioni di gas serra. Dobbiamo utilizzare le risorse provenienti dal suolo in modo più sostenibile. A tal fine, un approccio comune in tutta l'Unione Europea - ha chiarito Potočnik - sarebbe le soluzione ideale. La Commissione ha presentato proposte legislative in materia e mi auguro che le nostre nuove relazioni - ha concluso il Commissario per l'ambiente - permetteranno al Consiglio e al Parlamento europeo di passare alla fase operativa".


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