Mezzogiorno, 15milioni per il lattiero-caseario

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24 ottobre 2011

Investimenti complessivi pari a 15 milioni di euro, importanti progetti di ricerca nel comparto lattiero-caseario ed interventi concreti per la valorizzazione del latte del Sud Italia sono stati presentati il 13 ottobre ad Agrilevante da FilieraAQ in una conferenza stampa che ha visto come relatori il presidente Gianpiero Calzolari, l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefano, il presidente di Legacoop Puglia Carmelo Rollo e il presidente di Confcooperative Puglia Gianfranco Visicchio. Filiera AQ è una società di servizi che si rivolge alle aziende agricole interessate a evolvere in una prospettiva di qualità, competenza e miglioramento continuo. Opera con l’obiettivo di modernizzare la produzione nelle aziende agro-zootecniche del Mezzogiorno, di razionalizzare la logistica della raccolta del latte, di integrare e uniformare i sistemi e le procedure di produzione e controllo di tutti i soggetti della filiera. Particolare attenzione viene inoltre data alle nuove tecnologie, per  promuovere e sviluppare l’informatizzazione nella filiera lattiero-casearia del Sud. Il progetto, che vedrà la conclusione delle attività nel gennaio 2013, è stato finanziato dal  Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali nell’ambito dell’attivazione dei contratti di filiera (D.M. 1 agosto 2003) e vede coinvolte quattro importanti cooperative del settore – 3A di Arborea, Asso.la.c., Granlatte, e Progetto Natura - per un totale di circamille allevatori - con attività localizzate in Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Fino ad oggi Filiera AQ ha promosso ed effettuato direttamente investimenti materiali per oltre 2,5milioni di euro, indirizzati sia all’acquisto di impianti di refrigerazione del latte (223 frigoriferi fissi e 27 portatili) e di attrezzature tecniche (strumenti per il prelievo automatico dei campioni di latte, etichettatrici), sia all’informatizzazione delle aziende agricole (circa 400 tra computer fissi, portatili e terminali per la racconta del latte, oltre a software per supportare la gestione dei sistemi di rintracciabilità e controllo e gestire il programma di benessere animale). Investimenti che sono stati particolarmente cospicui in Puglia, con l’acquisto di impianti di refrigerazione e attrezzature tecniche per un valore che supera i 960.000 euro, a cui si aggiungono oltre 40.000 euro di spesa indirizzati all’informatizzazione della filiera. “Sono centinaia gli interventi realizzati nell’ambito del progetto di filiera negli ultimi anni, puntualmente rendicontati e verificati per misurarne l’efficacia e la reale rispondenza ai bisogni delle aziende agricole - sottolinea il presidente di Filiera AQ Gianpiero Calzolari - e altri ancora saranno realizzati nei prossimi mesi. Attività diversificate, ma integrate tra loro da un obiettivo comune che ci impegna reciprocamente e ci consente di concertare e articolare una serie di azioni volte a migliorare e supportare la filiera lattiero-casearia del Sud Italia. In Puglia, in particolare, Granlatte ha intenzione di proseguire su questa strada - continua il Presidente – investendo attivamente nell’informatizzazione del comparto, per garantire un sempre maggiore controllo della filiera in tutte le fasi produttive”. A questi investimenti materiali, si aggiungono quelli destinati a importanti programmi di ricerca: il Progetto Contagiosi, realizzato in collaborazione con l’Università di Milano per combattere l’insorgenza e la proliferazione delle mastiti e promuovere la diffusione di protocolli per ridurre i fattori di rischio e migliorare gli approcci e la tempestività degli interventi terapeutici; sul versante igienico-sanitario, il Progetto Paratubercolosi, promosso in collaborazione con l’Università di Bologna; sul fronte ambientale, infine, il Progetto Dairy Carbon-footprint, portato avanti insieme all’Università di Sassari e finalizzato a misurare e controllare l’impatto ambientale della filiera in termini di “impronta ecologica ambientale”, in particolare per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, metano, nitrossido d’azoto. Attività di ricerca che vanno a costituire i circa 400mila euro di investimenti immateriali realizzati finora, a cui si sommano gli interventi finalizzati al miglioramento dei sistemi di assicurazione qualità, rintracciabilità e benessere animale, nonché al monitoraggio della salute delle bovine. Senza tralasciare i progetti realizzati direttamente dalle singole cooperative aderenti. In Sardegna, sono stati introdotti impianti automatizzati per 6,5 milioni di euro, con l’obiettivo di valorizzare il latte conferito dai soci attraverso la produzione di nuovi prodotti con processi innovativi e sistemi avanzati di confezionamento, imballaggio e tracciabilità. In Calabria sono stati effettuati interventi sulle strutture esistenti in ottemperanza alle normative igienico sanitarie e sono state acquistate attrezzature per garantire la catena del freddo e consentire la tracciabilità della fase distributiva, con un investimento complessivo di 800 mila euro. In Sicilia le azioni si sono concentrate sulla diversificazione e sul miglioramento qualitativo delle produzioni dei soci, razionalizzando la logistica distributiva in ambito locale e internazionale. Il nuovo magazzino di stagionatura del formaggio Ragusano Dop, ad esempio, permette di ottenere e mantenere elevati standard qualitativi, rispettando tuttavia la tradizione del prodotto. L’investimento è stato di circa 1,6 milioni di euro. “Avviando programmi di alta qualità e di valorizzazione del prodotto, con un investimento complessivo che sarà pari ad oltre 15milioni di euro (tra azioni gestite direttamente da Filiera AQ e interventi condotti dalle cooperative aderenti),  puntiamo a fare crescere l’intero sistema - conclude Gianpiero Calzolari - rendendo sempre più competitivo uno dei settori trainanti dell’economia del Mezzogiorno”.


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