Legacoop: le cooperative tengono nonostante la pesante crisi economica; nel 2009 registrano un incremento medio del fatturato dell’1,62% e dell’occupazione dello 0,77%

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29 gennaio 2010

Anche le cooperative risentono, inevitabilmente, della pesante crisi che investe l’economia italiana e mondiale,ma conservano comunque, in molti comparti di attività, una capacità di crescita che si traduce in un quadro complessivo di tenuta sia sul fronte del giro d’affari che su quello dell’occupazione.
È questa la fotografia delineata dai dati di preconsuntivo 2009 elaborati dal Centro Studi di Legacoop, presentati nel corso di una conferenza stampa svoltasi il 26 gennaio a Roma, alla quale hanno partecipato il Presidente Giuliano Poletti, il Vicepresidente Vicario Giorgio Bertinelli ed il Responsabile del Centro Studi, Alberto Zevi.
Dai dati risulta che le cooperative aderenti all’organizzazione registrano un incremento complessivo del fatturato pari all’1,62% (in valore assoluto, dai 55 miliardi e 909 milioni ai 56 miliardi e 813 milioni) e dell’occupazione dello 0,77% (da 481.831 a 485.541 occupati). “Un dato” -ha sottolineato Poletti- “certo non in linea con i ritmi di crescita fatti registrare negli anni precedenti, e con significative differenziazioni rispetto ai diversi comparti di attività, ma, in ogni caso, particolarmente significativo se paragonato ai principali indicatori dell’economia nazionale”. “Non va infatti dimenticato” –ha aggiunto il Presidente di Legacoop- “che secondo le stime, nel 2009 il PIL italiano ha fatto registrare una diminuzione intorno al 5%,mentre la rilevazione Istat sulle forze lavoro evidenzia, su base annua, un calo del 2,2%, pari a 508.000 unità”.
In crescita (+ 2,9%) anche i soci delle cooperative Legacoop, che passano da 8.307.550 a 8.550.699, con un contributo particolarmente significativo della cooperazione di consumatori, che mette a segno un + 3,47%.
“Le cooperative” -ha detto Bertinelli- “presentano generalmente una longevità superiore alle altre imprese e in questa situazione di crisi hanno dimostrato una capacità di tenuta superiore”. “Con gli strumenti concreti che abbiamo attivato a sostegno delle nostre associate” -ha aggiunto il Vicepresidente vicario di Legacoop- “ci siamo proposti come obiettivo proprio quello di fornire un sostegno mirato per la prosecuzione e lo sviluppo delle attività imprenditoriali, mantenendo il più possibile i livelli di occupazione, e consentire alle nostre cooperative di affrontare e superare la fase critica che si prospetta ancora lunga e difficile”.
“D’altronde, i dati presentati oggi, che risultano complessivamente positivi” -ha concluso Bertinelli- “dimostrano la giustezza degli indirizzi e delle azioni messe in atto da Legacoop attraverso gli strumenti di supporto, le sue strutture nazionali, settoriali, e soprattutto attraverso la rete di strutture regionali che costituiscono dei presidi, dei terminali di monitoraggio territoriale preziosi per canalizzare ed accrescere le potenzialità e l’efficacia degli interventi, evitando la dispersione delle risorse”.

Le dinamiche dei principali settori

Agroalimentare

Fatturato + 0,81%; occupati + 0,34%. Le cooperative Legacoop, il cui giro d’affari è principalmente composto dall’attività di trasformazione industriale dei prodotti agricoli conferiti, mostrano, complessivamente, una buona tenuta, nonostante la crisi che colpisce il settore primario testimoniata dai dati Union-camere relativi al numero di imprese agricole: nel solo biennio 2007-2008 si evidenzia, infatti, una diminuzione nel numero di aziende agricole di circa 73.000 unità, con una contrazione pari al 7,8%. Significativa appare la positiva risposta alla crisi manifestata dal comparto lattiero-caseario, dove si registrano inversioni di tendenza (v. segmento del Parmigiano) rispetto agli andamenti degli ultimi anni.
Dati negativi, al contrario, si registrano nel comparto del vino e dell’ortofrutta, settori dove l’export gioca un ruolo importante per l’allocazione delle produzioni, e dove, appunto, si è avuto un calo considerevole della domanda, soprattutto da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.




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