PATATE - ALLEANZA COOPERATIVE - BENE TAVOLO MINISTERO SI PUNTI SULL'AGGREGAZIONE NELLA NUOVA PAC PREVISTI PER LA PRIMA VOLTA AIUTI SETTORIALI

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12 luglio 2023

Nel Tavolo della filiera pataticola, alla presenza del sottosegretario D'Eramo, si è discusso anche dei problemi fitosanitari che preoccupano i produttori di patate

Roma, 12 luglio 2023 - "Accogliamo positivamente l'annuncio fatto dal Ministero di procedere con un Piano di settore per il comparto delle patate: sarà fondamentale a nostro avviso far leva sull'aggregazione e sulla concentrazione dell'offerta, dal momento che per la prima volta da quest'anno i produttori riuniti in O.P. avranno l'opportunità beneficiare di specifici aiuti di settore come previsto dalla nuova Pac. Ringraziamo il Ministero e il sottosegretario Luigi D'Eramo per aver convocato un incontro finalizzato a rafforzare la competitività del comparto affrontando tutte le principali problematiche del settore". Così Davide Vernocchi, Coordinatore Ortofrutta Alleanza Cooperative Agroalimentari, commenta la riunione del Tavolo della filiera pataticola, convocato dal sottosegretario all'Agricoltura Luigi D'Eramo.

"Il 2022 sarà ricordato - spiega Vernocchi - per l'estensione al comparto delle patate delle misure settoriali, una misura fortemente sollecitata dalla cooperazione e che e' diventata realtà con uno stanziamento di circa 6 milioni di euro l'anno per complessivi 30 milioni. L'assenza di una vera OCM (organizzazione comune di mercato) aveva infatti fortemente penalizzato la produzione italiana, in particolare quella organizzata, che e' stata a lungo costretta a confrontarsi con un mercato turbato dai programmi produttivi dei Paesi del centro-nord Europa. Nonostante l'assenza di forme di sussidarietà, i produttori hanno potuto trovare proprio nell'aggregazione un riparo dalle oscillazioni del mercato e, dunque, una protezione al proprio reddito. I risultati positivi ottenuti nel comparto ortofrutta, regolamentato da tempo da misure settoriali - prosegue Vernocchi - ci avevano convinti che i tempi fossero maturi per estendere anche al settore delle patate un regime di aiuto che potesse contribuire allo sviluppo e alla crescita dimensionale e la competitività delle nostre imprese, per il tramite degli investimenti previsti nei piani operativi in capitale umano, ricerca e innovazione e misure ambientali".

Non mancano le ombre su un comparto che e' interessato da un costante calo produttivo: negli ultimi 15 anni la superficie nazionale investita a patate si e' più che dimezzata, passando dai 70.000 ettari di 15 anni fa ad una produzione che per la campagna 2023 non dovrebbe superare i 32.000 ettari.  La principale minaccia viene dal diffondersi di alcune nuove malattie, connesse ai cambiamenti climatici in atto, come gli elateridi, specie di larve presenti nel terreno che creano problemi di conservazione al prodotto, rendendo le patate inidonee alla commercializzazione. La situazione preoccupa non poco gli agricoltori, che non dispongono attualmente di sostanze valide per contrastare efficacemente. In Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte sono state riscontrate percentuali di danno sui raccolti pari al 30-50%. In altre Regioni, come il Friuli, il Lazio e addirittura la Sicilia l'emergenza si sta progressivamente acutizzando.




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