Conferenza stampa Presidente Luppi in vista dell'Assemblea dei Delegati di Legacoop Agroalimentare

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4 marzo 2016

Conferenza stampa Presidente Luppi in vista dell

Si e' svolta in data 3 marzo 2016, presso la sede di Legacoop Agroalimentare, in Guattani 9, a Roma, la Conferenza Stampa di presentazione della XVI Assemblea delle Delegate e dei Delegati dell'Associazione. 
Erano presenti, tra gli altri,  il Presidente Giovanni LUPPI, il Direttore Giuseppe PISCOPO, i Vicepresidenti Miriano CORSINI e Angelo PETRUZZELLA, i Presidenti di Legacoop Agroalimentare Distretto del nord Cristian MARETTI, di Granarolo Gianpiero CALZOLARI, di Cevico Ruenza SANTANDREA, di Fruttagel Vincenzo ALBERTI - accompagnato dall'Ad Stanislao FABBRINO, per Cantine Riunite & Civ e Gruppo Italiano Vini Lucio GILLI e, infine, per Parmareggio-Granterre Franco MICHELINI di Legacoop Modena.
 
Di seguito riportiamo il testo del Comunicato stampa del Presidente Luppi, e in allegato un Comunicato stampa sul programma dell'Assemblea.

"Una grande Alleanza per vincere la sfida del mercato globale"

Roma, 3 marzo 2016 - Più uniti per rendere l'agroalimentare italiano forte e competitivo, anche e soprattutto sui mercati esteri. E' il messaggio del presidente di Legacoop Agroalimentare, Giovanni Luppi, a pochi giorni dall'Assemblea nazionale delle cooperative di settore di Legacoop, che si svolgerà a Roma il 10 e l'11 marzo.
L'ACI, l'Alleanza delle tre grandi centrali cooperative italiane (Legacoop, Confcoperative e AGCI), rappresenta la chiave di volta per realizzare quei grandi progetti di filiera di cui il Paese ha bisogno per superare i limiti strutturali del sistema agricolo e agroalimentare italiano.
Non più tardi di due mesi fa, sulla scia del grande successo di Expo 2015, il governo italiano ha dichiarato di voler puntare all'obiettivo dei 50 miliardi di euro di export per l'agroalimentare italiano. Una sfida che il mondo cooperativo raccoglie con impegno ed entusiasmo.
"E' una scommessa che accettiamo - dice Luppi - e lavoriamo ogni giorno per poter raggiungere quest'obiettivo. Alla politica chiediamo strumenti di supporto adeguati alle necessità delle imprese, soprattutto di quelle che vogliono investire sui mercati esteri".
"Siamo convinti - sottolinea Luppi - che l'Alleanza delle Cooperative Italiane dovrà essere, oltre che un sindacato di imprese agroalimentari con compiti di rappresentanza, vigilanza e promozione, anche la sede nella quale favorire lo sviluppo di una grande progettualità condivisa. I dati elaborati dall'Osservatorio della Cooperazione Agricola Italiana ci consegnano una responsabilità importante, considerati il numero di cooperative aderenti alle tre centrali e presenti in tutto il territorio nazionale (oltre cinquemila imprese) e il contributo determinante in termini di fatturato e occupazione (più di 36 miliardi di euro e oltre 90mila addetti)".
Lavorare per l'efficienza logistica, ideare iniziative commerciali comuni per esportare il made in Italy, creare piattaforme europee di distribuzione cooperativa, sviluppare progetti nei principali paesi esteri. Per il presidente di Legacoop Agroalimentare, occorre aggregarsi per vincere. "Questo e' il nostro contributo per favorire la ripresa e la crescita dell'economia nel nostro Paese".
"Tanto più riusciremo a mettere insieme le potenzialità delle cooperative - prosegue Luppi - tanto più saremo in grado di affidare alla cooperazione italiana il ruolo che già le viene riconosciuto, cioe' quello di un vero punto di riferimento per la collocazione e la valorizzazione della produzione primaria".
"Occorre anche sostenere le imprese affinche' qualifichino la propria offerta e affrontino al meglio la Grande distribuzione organizzata (GDO) e i mercati esteri. In quest'ottica e' fondamentale valorizzare in particolare il tessuto agricolo meridionale, incoraggiando la fusione tra le cooperative e la collaborazione con le reti di vendita. Bisogna incrementare i rapporti commerciali della cooperazione agricola meridionale con le reti di vendita cooperativa. Nel contempo, un dialogo specifico va sviluppato con l'Associazione delle Cooperative di Consumatori con riguardo al Mezzogiorno, per migliorare i risultati economici nel Sud Italia e assicu-rare una presenza stabile nei territori meridionali di solide realtà nella cooperazione di consumo".
"Un contributo decisivo allo sviluppo del settore - aggiunge Luppi - dovrà venire anche dall'Europa, in particolare dagli strumenti e dalle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 che, sia pure con qualche ritardo di troppo soprattutto nelle regioni meridionali, e' diventata definitivamente operativa. La programmazione 2014-2020 presenta scelte che riteniamo per alcuni versi non adeguate alle sfide del futuro, ma anche grandi opportunità per la strategia cooperativa. Prime fra tutte, le misure sull'innovazione: in ambito agricolo rappresentano il volano per una crescita intelligente e costituiscono un ponte tra le politiche di ricerca e quelle di sviluppo rurale".
"Abbiamo l'occasione di costruire (soprattutto in alcune aree del Sud) o di rafforzare il dialogo e la sinergia tra le imprese cooperative, le loro strutture aderenti all'ACI e il mondo della ricerca (a cominciare dalle Università), per mettere in campo un nuovo "sistema permanente dell'innovazione" per l'agroalimentare italiano. Solo in questo modo si potrà affrontare il futuro in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale, capace cioe' di garantire la vitalità degli agricoltori e delle comunità rurali".
In tema di sviluppo sostenibile va dedicata maggiore attenzione al settore della pesca e dell'acquacoltura. Per Luppi "il governo deve rafforzare gli strumenti di sostegno per uno sviluppo dell'attività di pesca, mediante la salvaguardia delle risorse del mare. Le cooperative di pesca sono impegnate in prima fila nel guidare questo processo in una logica che coniughi sostenibilità ambientale, economica e sociale. L'acquacoltura, per il nostro paese, e' una grande opportunità produttiva, di reddito e di occupazione. Purtroppo siamo fortemente deficitari rispetto a una domanda in grande crescita".
"Il mancato sviluppo di questo settore - conclude il presidente di Legacoop Agroalimentare - e' legato essenzialmente alla complessità burocratica e normativa (spesso contraddittoria) per il rilascio delle concessioni, e ai canoni di queste stesse concessioni. Semplificare e velocizzare tutta la procedura, in accordo con le Regioni, darebbe un impulso straordinario alla crescita di questa attivita"'.





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