Mercuri e Santandrea: bene l'incontro Hogan-De Castro su vino e ortofrutta

Vitivinicolo
26 novembre 2015

"Fa ben sperare l'incontro avvenuto tra paolo DE CASTRO, coordinatore del gruppo s&d della commissione agricoltura del parlamento europeo, e phil HOGAN, commissario europeo all'agricoltura", afferma il presidente dell'alleanza delle cooperative agroalimentari giorgio MERCURI. "sappiamo che tra i temi discussi vi sono alcuni dossier determinanti per la cooperazione, come la tutela dei vini identitari, ovvero tutti quei vini che prendono il nome dal vitigno, sul quale segnaliamo una forte preoccupazione del mondo della produzione per il rischio liberalizzazione paventato dall'esecutivo comunitario e che dobbiamo assolutamente scongiurare, i programmi di frutta, latte e verdura nelle scuole e l'atto delegato relativo alle aop per il settore ortofrutticolo", continua il presidente, evidenziando che si tratta di "tre settori, quelli del vino, dell'ortofrutta e del lattiero-caseario, che per la cooperazione italiana valgono circa 20 miliardi di euro l'anno". "l'augurio e' che il commissario HOGAN dimostri su questi temi la stessa sensibilità e capacità di ascolto con cui mesi fa decise di affrontare l'embargo russo", conclude MERCURI. per la coordinatrice del settore vitivinicolo dell'alleanza delle cooperative italiane ruenza SANTANDREA, "quello che arriva da strasburgo e' un primo segnale positivo per bloccare il dossier di riforma delle regole di etichettatura dei vini europei, tra le cui pieghe si nasconderebbe il pericolo di una vera e propria banalizzazione di alcuni dei principi su cui si regge la forza del nostro settore vitivinicolo". "queste misure - prosegue - rischiano di vanificare il lavoro di anni nella promozione e nella valorizzazione di alcune tra le più importanti produzioni vitivinicole italiane e con esse le economie di quelle aree". "ci auguriamo che dopo l'incontro con DE CASTRO, il commissario HOGAN sappia ascoltare e farsi interprete presso gli uffici della direzione generale agricoltura e sviluppo rurale della commissione europea delle ragioni di quel mondo produttivo che ha trovato nel binomio biodiversità-territorio il proprio modello di business", conclude SANTANDREA.

Fonte: Agra Press 



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