PACCHETTO QUALITA': FEDAGRI, LEGACOOP E AGCI, BENE PROPOSTA MA SERVONO PROMOZIONE E PROGRAMMAZIONE OFFERTA

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28 aprile 2011

"Lo spirito di semplificazione e razionalizzazione che guida il 'pacchetto qualita'' e' ampiamente condiviso dalla cooperazione agricola italiana. Tuttavia occorre rafforzare il provvedimento con efficaci politiche di promozione dei prodotti dop/igp, con lo sviluppo di accordi di tutela internazionale che pongano fine alle continue contraffazioni di cui sono oggetto questa categoria di prodotti e con la definizione di ulteriori norme di commercializzazione, quale valida misura a garanzia della qualita' delle produzioni". E' quanto dichiarato dalle organizzazioni cooperative agricole fedagri-confcooperative, legacoop agroalimentare e agci agrital sul cosiddetto "pacchetto di qualita'" dei prodotti agricoli e agroalimentari, proposto dalla commissione europea.  Secondo le tre centrali cooperative, "occorre dotare l'agricoltura europea di adeguati strumenti finanziari per investire sulla promozione dei sistemi di qualita'. importante inoltre dare la possibilita' agli organismi di tutela dei marchi di qualita' di programmare l'offerta". "I marchi di qualita' dop/igt, stg  - aggiungono le tre centrali cooperative - sono importanti per la crescita del sistema agroalimentare italiano e sono un valido supporto per l'export, anche se dobbiamo fare attenzione a non inflazionare il loro utilizzo. In italia, sono riconosciuti oltre 230 prodotti a marchio ma il 70% del mercato e' rappresentato da soli dieci prodotti. Questo ci insegna che prima di iniziare un percorso oneroso di riconoscimento di un prodotto ne andrebbe valutata l'effettiva potenzialita' in termini di quantita' prodotte e di sbocchi commerciali". Infine, le centrali cooperative esprimono rammarico per il recente smantellamento di numerose norme di commercializzazione esistenti nel settore dell'ortofrutta e sottolineano quanto invece esse siano importanti per il consumatore europeo sia perche' garantiscono degli standard minimi di qualita', sia perche' forniscono termini di paragone sui prezzi e soprattutto offrono la possibilita' di introdurre l'obbligo dell'etichettatura dell'origine dei prodotti agroalimentari.

 




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