LIBERALIZZAZIONI: ORGANIZZAZIONI COOPERATIVE E COLDIRETTI D’ACCORDO CON CATANIA SU GDO

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10 febbraio 2012

Coldiretti e le organizzazioni cooperative Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e AGCI Agrital concordano con le norme contenute nel decreto sulle liberalizzazioni, poiché finalmente dopo decenni si interviene per riequilibrare il potere contrattuale lungo la filiera agroalimentare tra distribuzione e produttori.

Lo stesso Parlamento Europeo ha richiamato l’attenzione ad un maggiore equilibrio lungo la filiera. La nuova disciplina sulle relazioni commerciali per la vendita dei prodotti agricoli, contenuta nell’art. 62 del Decreto sulle liberalizzazioni, aumenterà la trasparenza non solo nei rapporti contrattuali tra produzione e distribuzione, ma anche tra tutti i passaggi e gli attori della filiera, con un indubbio vantaggio per lo stesso consumatore finale.

L’agroalimentare italiano è già soggetto a troppi fenomeni di alterazione della concorrenza, dal disequilibrio nei rapporti di filiera all’italian sounding, dalla contraffazione al dumping sociale, ambientale e sanitario con il resto del mondo. Per questo ogni misura che contiene tali fenomeni trova il plauso e il forte sostegno di tutta la filiera produttiva e sarebbe dunque inaccettabile un eventuale cedimento del Parlamento rispetto ad una norma di così indubbia civiltà.

L’intervento legislativo, fortemente voluto dal Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, fissa a 30 giorni i termini di pagamento per i prodotti alimentari deteriorabili (e 60 per le altre merci),  introduce la forma scritta obbligatoria per tutti i contratti di fornitura, prevede quali comportamenti sono espressamente vietati nelle relazioni commerciali e istituisce infine uno specifico regime sanzionatorio. Tutti interventi - conclude l’intera filiera produttiva dell’agroalimentare - che vanno nella giusta direzione della trasparenza e del rispetto reciproco tra le parti.




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